Tappi attaccati alle bottiglie, se anche tu non li sopporti preparati: l’UE ha pronta un’altra novità

Le bottiglie d’acqua avevano già fatto “scalpore” per i tappi che restano attaccati, ma preparatevi alla novità in arrivo dall’UE.

Ricordiamo tutti la prima volta che aprendo una bottiglietta d’acqua ci siamo resi conto che il tappo non si sarebbe staccato come sempre. Se per tanti non era un problema da molto e apprezzavano la decisione soprattutto per il supporto all’ambiente, molti altri ne hanno fatto una questione mostrando senza mezzi termini il proprio fastidio.

bottigliette acqua
Bottiglie acqua, l’UE ha deciso (mrdeals.it)

Ma dopo i tappi fissati al collo delle bottiglie, l’UE ha preso un’altra decisione radicale, una trasformazione pronta a entrare nelle nostre vite di tutti i giorni e ancora una volta legata alle bottiglie d’acqua.

Bottiglie, il futuro con le nuove indicazioni UE

Dal luglio 2024, la direttiva europea ha imposto che i tappi restino attaccati alle bottiglie per ridurre la dispersione dei rifiuti. Una scelta che molti hanno accolto con irritazione ma che rappresenta un passo concreto verso una gestione più sostenibile dei materiali plastici. Ora, però, l’attenzione dell’UE si sposta oltre: la prossima sfida riguarda l’intera bottiglia.

Si sta lavorando nella pratica a una nuova generazione di contenitori che dovranno essere realizzati con bioplastiche derivate da amido di mais, canna da zucchero o scarti vegetali. La caratteristica importante di questi materiali sta nella capacità di decomporsi senza rilasciare residui tossici o microplastiche.

Nel futuro dunque si punta a produrre bottiglie che saranno in grado di “scomparire naturalmente” dopo l’utilizzo.

bottiglia sul fondo del mare
Inquinamento plastica, l’UE lo combatte così (mrdeals.it)

Al momento però c’è un problema che non si dovrebbe sottovalutare: il costo di produzione di queste alternative resta troppo alto rispetto alla plastica tradizionale. Una bottiglia d’acqua potrebbe avere un prezzo troppo eccessivo per essere un bene primario. Si presuppone però che la situazione possa cambiare presto e la variazione si baserebbe su domanda e offerta. Ma in quale modo? In pratica, con l’aumento della domanda e grazie anche all’evoluzione tecnologica potrebbe avvenire, in un futuro si spera non troppo lontano, una graduale riduzione dei costi.

La normativa europea dunque, punta al trasformare tutti gli imballaggi monouso che oggi conosciamo in confezioni completamente riciclabili o compostabili entro il 2030.

Cosa significa questo per le aziende?

Quando abbiamo scoperto dei tappi abbiamo subito pensato alla differenza di ciò che comportava per i consumatori, dimenticandoci che l’impatto più importante resta quello sulle aziende. Infatti le nuove normative porteranno i cambiamenti più radicali proprio a loro. Capiamo nel dettaglio come dovranno adattarsi ai nuovi obblighi imposti e come faranno.

Le aziende dovranno adattarsi obbligatoriamente alle nuove direttive, senza possibilità di eccezioni. Quindi si punterà a una trasformazione dei processi produttivi, nello specifico ripensare ai materiali, linee di confezionamento e logistica.

Mentre l’Europa definisce gli standard del futuro, ognuno di noi può fare la propria parte. Usare una borraccia in acciaio o vetro, preferire prodotti in materiali riciclati o compostabili e limitare l’uso del monouso sono abitudini che anticipano la direzione verso cui stiamo andando.

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