Quanto devi guadagnare per avere più soldi davvero? La cifra che non immagini

Esiste una soglia precisa che separa chi vedrà crescere il proprio stipendio da chi invece no. Una cifra che nessuno si aspetta, ma che può cambiare molto.

Ogni inizio anno ci sono promesse di aumenti in busta paga e nuovi vantaggi fiscali. Sui giornali e nei talk televisivi si parla di stipendi più alti dal 2026, di tagli Irpef e di una presunta boccata d’ossigeno per i lavoratori italiani. Ma non tutti riceveranno davvero più soldi e la cifra che fa la differenza non è quella che si pensa.

donna che conta banconote euro
Quanto devi guadagnare per avere un aumento? (mrdeals.it)

La Legge di Bilancio 2026 introduce un taglio dell’Irpef (interesserà circa 13,6 milioni di lavoratori). La misura è stata mostrata come un aiuto concreto principalmente rivolta alla classe media, ma la realtà è molto più complicata. Soprattutto perchè non tutti ne beneficeranno e molti altri scopriranno con dispiacere che il proprio stipendio resterà identico.

Stipendio, quanto devi prendere per guadagnare davvero di più?

L’intervento riguarderà la seconda fascia di Irpef (quella tra 28.000 e 50.000 euro di reddito). L’aliquota scende dal 35% al 33%, ma il calcolo non si applicherà sullo stipendio lordo (come si potrebbe pensare erroneamente) ma sul reddito imponibile (quello che resta a seguito della detrazione dei contributi previdenziali).

Nel settore privato questi contributi corrispondono al 9,19%, mentre nel pubblico si fermano all’8,80%. Ed è proprio in questa differenza che si nasconde il vero nocciolo della questione.

mano che fa calcoli con calcolatrice
Calcolo per aumenti in busta paga (mrdeals.it)

Molti credono che basti guadagnare più di 28.000 euro lordi per ricevere un aumento in busta paga. La realtà però è diversa. Dopo la sottrazione dei contributi, chi percepisce 28.000 o 30.000 euro lordi resta ancora sotto la soglia del secondo scaglione e quindi non ottiene alcun vantaggio fiscale. In altre parole, nessun aumento reale.

Il confine vero si trova più in alto. Solo oltre i 30.800 euro lordi il reddito imponibile supera i 28.000 euro effettivi, aprendo la porta al taglio Irpef. Ma anche qui, la sorpresa è amara: l’aumento è minimo. Un lavoratore con 32.000 euro lordi guadagna circa 2 euro in più al mese, una cifra simbolica che non cambia certo la vita.

Il beneficio cresce in modo graduale, diventando percepibile solo dopo i 35.000 euro lordi annui. A questa soglia, lo stipendio mensile cresce di pochi euro, solo chi supera i 40.000 euro lordi può parlare di un aumento appena più tangibile, intorno ai 14 euro al mese. Chi guadagna 50.000 euro arriva a un risparmio mensile di circa 28 euro. Il vantaggio massimo, pari a 440 euro all’anno, si raggiunge solo oltre i 55.000 euro lordi.

Un aumento che non sarà quindi per tutti

Solo una parte dei lavoratori vedrà realmente aumentare la propria busta paga, mentre per la maggioranza la differenza sarà impercettibile o del tutto assente. La classe media alta sarà quella che trarrà più vantaggio dal taglio Irpef, ma anche in questo caso si parla di cifre modeste, lontane da ciò che molti si aspettavano.

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