Non tutti lo sanno, ma è possibile ricevere un po’ di soldi semplicemente iscrivendoti all’università: ti spiego subito come funziona.
Hai mai pensato a cosa cambierebbe se, invece di dover pagare l’università, qualcuno ti pagasse per studiare? Non parlo di una borsa di studio da concorso o di premi per i più bravi.

Parlo proprio di soldi veri, versati ogni mese dallo Stato, come se studiare fosse un lavoro a tutti gli effetti. Sembra impossibile, lo so. Eppure è possibile essere pagati per studiare. Ti spiego subito come ottenere questo enorme vantaggio.
Non paghi l’università, ma è lo Stato a pagare te: un sogno per chi vuole una laurea
Da noi, l’università è quasi sempre sinonimo di sacrifici: tasse da pagare, affitti alle stelle e orari da incastrare con lavoretti saltuari per riuscire a tirare avanti.

Eppure c’è un posto dove le cose vanno all’opposto. Anzi chi decide di iscriversi a un corso universitario non solo non paga nulla, ma riceve ogni mese un contributo che può arrivare fino a 1.000 euro. Non è un aiuto per pochi fortunati, ma un sistema consolidato e che riguarda proprio per tutti gli studenti.
Un Paese che ti paga per studiare: in pochi sanno che esiste davvero
Il Paese che ha trasformato questo sogno in realtà è la Danimarca. Qui lo Stato sostiene economicamente ogni ragazzo che sceglie di studiare, grazie a un programma chiamato Statens Uddannelsesstøtte, che i danesi abbreviato in “SU”.
Si tratta di un contributo economico che va dai 300 euro ai mille euro al mese. Gli studenti che vivono con i genitori prendono meno, chi vive da solo riceve la somma più alta. Dunque, le università non solo sono gratis, ma vengono considerate un diritto e non un privilegio.

Il governo danese vede lo studente come un cittadino che sta costruendo il proprio futuro e che, una volta laureato, restituirà ciò che ha ricevuto contribuendo al benessere di tutto il Paese. È una forma di fiducia reciproca che funziona, infatti in Danimarca il numero dei laureati è tra i più alti d’Europa.
Anche gli studenti stranieri, italiani compresi, possono accedere al programma, ma con qualche regola in più. Bisogna vivere stabilmente nel Paese e lavorare almeno 10-12 ore a settimana, giusto per dimostrare di essere parte attiva della società. E certo serve conoscere bene la lingua danese per seguire i corsi e integrarsi.
Certo, la Danimarca è un Paese caro, viverci non è semplice perché i prezzi sono molto alti. Ma pensaci un attimo: studiare senza dover pagare tasse, ricevendo un aiuto economico dallo Stato e potendo contare su università di altissimo livello. È un modo completamente diverso di guardare all’istruzione, come a un investimento nel futuro, non come a un peso economico. E forse è proprio questo il segreto del loro successo.





